Stampa Palü
Area commerciale ai margini del villaggio
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Una casa costruita sulla roccia
La residenza dei Giacometti da la Palü
Nel XIX secolo, nella frazione Palü c'erano tre modeste dimore, tre stalle, una conceria, una segheria e un mulino. A differenza del mulino, demolito nel 1927 dalla piena del fiume Maira straripato, questa casa costruita sulla roccia resistette. Per generazioni vissero qui membri della famiglia Stampa. Il notaio Antonio Stampa (1808-1893), detto Tunin da la Palü, ebbe sette figli, tra cui Giovanni (1834-1913), nonno di Alberto, e Maria (1837-1901), la quale ereditò la casa di famiglia e con i suoi cinque figli diede origine alla stirpe dei Giacometti da la Palü insieme al marito Giacomo Giacometti di Caccior. Il loro figlio Antonio si trasferì a Roma dove condusse una pasticceria e nel 1921 ospitò il giovane Alberto Giacometti che si innamorò di sua figlia Bianca. Da questa casata discendono anche il poeta dialettale Luigi Giacometti e la famiglia di pasticcieri Giacometti di Lavin.
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Villa nuova
Costruita con soldi guadagnati in Prussia
Agostino Stampa (1802-1877), cresciuto qui a Palü, emigrò da giovane in Prussia e gestì per alcuni decenni una pasticceria a Thorn. Nel 1848 sposò Emilia Meng (1827-1867) di Castasegna, che si trasferì con lui in Prussia. Qui nacque la madre di Augusto, Marta Stampa, quarta degli undici figli di Agostino ed Emilia, che trascorse i primi anni di vita in Prussia con i fratelli. Agostino tornò con la sua numerosa famiglia nel luogo natìo, dove costruì questa casa intorno al 1860. Qui Emilia morì nel 1867 a soli 40 anni, dando alla luce il suo undicesimo figlio, che non sopravvisse. In questa casa abitò fino al 1885 circa anche Cristiano, zio di Augusto, che amava dipingere. La sua scatola di acquerelli andò in seguito al giovane Augusto.